venerdì 8 maggio 2009

Napoli, esami comprati a Giurisprudenza

Napoli. Esami truccati, sette perquisizioni, 40 studenti e tre impiegati indagati
Controlli della Digos alla Federico II, trovate camicie con prove e firme falsificate


Il record a una giovane di trent´anni. Aspirante avvocato ma con numerosi anni di fuori corso alle spalle. E undici esami tutti falsi. Mai sostenuti. Comprati grazie a uscieri compiacenti in servizio alla facoltà di Giurisprudenza della Federico II. Un esame di Diritto commerciale: prezzo tra i duemila e i tremila euro ma con voto medio basso. Il trenta faceva lievitare la cifra. Così per Diritto civile e Procedura civile, Diritto penale ed Economia politica. Avvocati del futuro con i codici intonsi. Finché parte l´indagine, perché qualche studente secchione scopre l´inganno e denuncia tutto.

La Digos del vice questore Antonio Sbordone si mette al lavoro nell´inchiesta seguita dal pm Giancarlo Novelli e ieri arriva il primo - e solo il primo - giro di boa. La polizia piomba in casa di sette persone: quattro studenti e tre impiegati della Federico II. Tutti indagati per corruzione e falso. Si tratta delle posizioni più pesanti, ma in realtà sotto inchiesta per ora sono almeno quaranta studenti ed alcuni laureati. Che rischiano la revoca del diploma così come gli studenti ancora iscritti avranno la revoca dei falsi esami sostenuti. È solo l´inizio. Si lavorerà su altri esami, si cercherà un eventuale coinvolgimento del corpo docente nel mercato degli esami.
Ieri le sette perquisizioni hanno già dato le prime conferme.

In pratica, in seguito alle denunce di alcuni studenti - e una volta chiesta e ottenuta la collaborazione dell´università all´indagine - la Digos ha studiato le camicie d´esame scoprendo che a quelle regolamentari ne veniva aggiunta una in bianco con gli esami fasulli e la firma falsificata del docente. In quattro casi i titolari di cattedra hanno disconosciuto quelle firme, in due casi i professori avevano a disposizione nell´agenda personale una sorta di archivio sugli studenti che avevano effettivamente sostenuto il loro esame.

Da quegli elenchi mancano proprio gli indagati. E quegli studenti avevano tutti denunciato lo smarrimento del libretto. Così la perquisizione aveva per cominciare lo scopo di rintracciare i libretti smarriti (che però non sono stati trovati) ma anche tracce informatiche e telefoniche dei contatti tra gli impiegati amministrativi dell´università e gli studenti. Elementi che sono stati effettivamente trovati. Fino ad ora si parla di indagati per la falsificazione avvenuta tra il 2007 e il 2008. Ma l´indagine sta andando a ritroso e ora si lavora al 2006, mentre la polizia è certa che ci sia stato più di un falsificatore di firme all´interno della facoltà. Ma non è tutto. Se fino a questo momento i riscontri incrociati hanno puntato i fari dell´indagine su quattro materie d´esame, il caso della trentenne con undici esami fasulli conduce a un evitabile ampliamento dell´indagine. Mentre non è stato possibile ricostruire un esatto tariffario dell´esame comprato
(La Repubblica - 08 maggio 2009)